Testo criticoErnest T.

Ernest T. (Mons, 1943) è un artista concettuale che dietro questo pseudonimo attacca e fa esplodere le illusioni generate dal mondo dell’arte contemporanea.
Il suo punto di partenza è una caricatura della modernità degli artisti e del pubblico. Dipinge tele, tutte simili e tutte intitolate Useless Paintings: scacchiere di quadrati blu, rossi e gialli. E aggiunge commenti e discorsi sull’inutilità dell’opera in sé e sulla sua vacuità sociale.
Attraverso un gioco di digressioni, manipolazioni di immagini e persino plagi, Ernest T. raffigura il mondo dell’arte sotto i suoi tratti più sfacciati: con le sue turpitudini, l’avidità e altre perversioni. Ampliando i motivi dei disegni umoristici, include nelle sue composizioni un dipinto, un dettaglio di cui si appropria sostituendolo con una sua immagine stereotipata e una nota traboccante di autoironia.
Ha copiato Rembrandt, Bruegel e Mondrian, mettendo in discussione, come molti artisti, l’opera d’arte e la sua originalità. Ha scritto un libro d’artista, La Vie d’artiste (1989 – 2001), pubblicato dal Centre National de l’Estampe et de l’Art, stampato a Chatou. Ernest T. ha partecipato a varie mostre collettive, tra cui Une collection de “chefs-d’œuvre”, emprunts, pastiches, copies, citations et interprétations, dedicata alla pratica della riappropriazione nell’arte, principalmente da una prospettiva europea, Fonds Régional d’Art Contemporain, Limoges, 2003; Un tableau dans le décor. Peintures 1970–2000, organizzata per il ventesimo anniversario del FRAC, Château des Ducs de Bretagne, Nantes, 2003. Mostre personali si sono svolte alla Galerie Gabrielle Maubrie di Parigi nel 1992, al FRAC di Limoges nel 2001 e più di recente al Salon de Montrouge, dove era ospite d’onore.
I lavori di Ernest T sono inclusi nelle collezioni del Musée national d’art moderne – Pompidou Center, il CNAP a Parigi, il MAMCO a Ginevra, lo IAC Villeurbanne e numerosi centri d’arte contemporanea regionali in Francia.